Chiesa SS Pietro e Paolo in Sampeyre
Chiesa SS Pietro e Paolo in Sampeyre
Chiesa SS Pietro e Paolo in Sampeyre
PROGETTO: CHIESA SS PIETRO E PAOLO IN SAMPEYRE
CATEGORIA: ENTI RELIGIOSI
CITTÀ: SAMPEYRE (CN)
Consolidamento localizzato della porzione est della chiesa parrocchiale.
L’intervento che si rende necessario riguarda un consolidamento localizzato della porzione est della chiesa parrocchiale, in particolare nell’angolo sud-est della zona absidale (fronte vicolo), dove è evidente una fessura ad andamento verticale che si estende dalla copertura in legno fin quasi alla base della parete.
Tale dissesto, come anche confermato dalla relazione geologica redatta dal geol. Menzio, è da ricercarsi in un cedimento a livello di fondazione causato dalla presenza di acque superficiali non correttamente e/o non completamente regimate che, filtrando nel terreno immediatamente al di sotto del piano di appoggio delle murature, non poggianti direttamente sul substrato, hanno innescato un movimento anomalo della parete con conseguente formazione di lesioni. Al fine di contenere e bloccare tale movimento che potrebbe arrivare a pregiudicare la staticità della porzione in oggetto, si è ritenuto opportuno operare con una serie di soluzioni che migliorino le connessioni tra le pareti, contengano le spinte orizzontali e consolidino il piano fondale, come di seguito descritto.
Operativamente si procederà secondo due lotti distinti: il primo relativo al consolidamento delle murature e della copertura e il secondo relativo alle fondazioni.
Intervento principale sarà quello di andare a posizionare una serie di tiranti metallici che creino una cerchiatura della scatola muraria del corpo absidale, in particolare verranno collocati n. 4 catene di diametro 30 mm, disposte secondo la direzione delle pareti perimetrali , ancorate ad esse mediante capichiave esterni. Due di tali catene, non potendo vincolarsi alla parete opposta perché inesistente a causa di aperture o perché adiacenti ad altra proprietà (alloggio), saranno fissate dall’interno con profili metallici.
Successivamente occorrerà procedere alla rimozione parziale del manto in lose per la sola porzione necessaria a raggiungere i travi principali e i falsi puntoni e procedere al loro fissaggio sia come collegamento reciproco legno-legno sia come collegamento sulla struttura muraria.
Vi sono infatti alcuni puntoni che non appoggiano in maniera efficace sui travi principali, pertanto si dovrà provvedere ad inserire delle banchine o degli elementi lignei di spessoramento per ripristinare l’appoggio e quindi rimettere in carico le membrature portanti, oltre a posizionare nei vari appoggi nuove viti e/o tirafondi metallici per collegare più efficacemente i nodi;
inoltre sul muro a sud i falsi puntoni risultano male appoggiati e scollegati alla muratura pertanto si andranno a integrare eventuali porzioni mancanti o ammalorate e si vincoleranno i legni alla testa del muro mediante piastre metalliche a L tassellate con barre filettate resinate e si procederà ad inserire un eventuale bandella metallica o nastro forato in acciaio sulla muratura stessa e collegato ai falsi puntoni in modo solidarizzarli e creare un unione generale della falda;
Intervento finale sarà quello di effettuare il consolidamento, mediante spillatura, dell’angolo sud-est mediante barre metalliche: si tratterà di una cucitura incrociata da eseguire a mezzo di trapanatura controllata senza percussione, con riempimento a salire con malta di calce idraulica a granulometria media, eseguito in pressione fino a rifiuto e saturazione, inserimento di barre filettate in acciaio inox nei giunti e secondo lo schema a quinconce con inclinazione verso il basso per favorire una migliore penetrazione all'interno della muratura.
Tutti gli intervento sopra indicati prevedono apprestamenti di tipo reversibile, facilmente removibili o comunque non particolarmente invasivi ed inoltre non saranno effettuati getti di calcestruzzo (cordoli o altro). Per il consolidamento della fondazioni, fondamentale per bloccare il movimento della struttura che nel tempo tende a sprofondare sempre di più a causa della natura del terreno e alla presenza di acqua, si è ritenuto quale soluzione più indicata, proposta anche dal geologo, quella di inserire una serie di micropali alla base della parete ovest, disposti alternativamente in verticale e inclinati verso l’interno con interasse di 70/80 cm, creando una “berlinese” di sostegno sormontata da un cordolo in c.a.o., andando poi a ripristinare lo stato dei luoghi con risistemazione del piano stradale (vicolo).
PROGETTO: CHIESA SS PIETRO E PAOLO IN SAMPEYRE
CATEGORIA: ENTI RELIGIOSI
CITTÀ: SAMPEYRE (CN)
Consolidamento localizzato della porzione est della chiesa parrocchiale.
L’intervento che si rende necessario riguarda un consolidamento localizzato della porzione est della chiesa parrocchiale, in particolare nell’angolo sud-est della zona absidale (fronte vicolo), dove è evidente una fessura ad andamento verticale che si estende dalla copertura in legno fin quasi alla base della parete.
Tale dissesto, come anche confermato dalla relazione geologica redatta dal geol. Menzio, è da ricercarsi in un cedimento a livello di fondazione causato dalla presenza di acque superficiali non correttamente e/o non completamente regimate che, filtrando nel terreno immediatamente al di sotto del piano di appoggio delle murature, non poggianti direttamente sul substrato, hanno innescato un movimento anomalo della parete con conseguente formazione di lesioni. Al fine di contenere e bloccare tale movimento che potrebbe arrivare a pregiudicare la staticità della porzione in oggetto, si è ritenuto opportuno operare con una serie di soluzioni che migliorino le connessioni tra le pareti, contengano le spinte orizzontali e consolidino il piano fondale, come di seguito descritto.
Operativamente si procederà secondo due lotti distinti: il primo relativo al consolidamento delle murature e della copertura e il secondo relativo alle fondazioni.
Intervento principale sarà quello di andare a posizionare una serie di tiranti metallici che creino una cerchiatura della scatola muraria del corpo absidale, in particolare verranno collocati n. 4 catene di diametro 30 mm, disposte secondo la direzione delle pareti perimetrali , ancorate ad esse mediante capichiave esterni. Due di tali catene, non potendo vincolarsi alla parete opposta perché inesistente a causa di aperture o perché adiacenti ad altra proprietà (alloggio), saranno fissate dall’interno con profili metallici.
Successivamente occorrerà procedere alla rimozione parziale del manto in lose per la sola porzione necessaria a raggiungere i travi principali e i falsi puntoni e procedere al loro fissaggio sia come collegamento reciproco legno-legno sia come collegamento sulla struttura muraria.
Vi sono infatti alcuni puntoni che non appoggiano in maniera efficace sui travi principali, pertanto si dovrà provvedere ad inserire delle banchine o degli elementi lignei di spessoramento per ripristinare l’appoggio e quindi rimettere in carico le membrature portanti, oltre a posizionare nei vari appoggi nuove viti e/o tirafondi metallici per collegare più efficacemente i nodi;
inoltre sul muro a sud i falsi puntoni risultano male appoggiati e scollegati alla muratura pertanto si andranno a integrare eventuali porzioni mancanti o ammalorate e si vincoleranno i legni alla testa del muro mediante piastre metalliche a L tassellate con barre filettate resinate e si procederà ad inserire un eventuale bandella metallica o nastro forato in acciaio sulla muratura stessa e collegato ai falsi puntoni in modo solidarizzarli e creare un unione generale della falda;
Intervento finale sarà quello di effettuare il consolidamento, mediante spillatura, dell’angolo sud-est mediante barre metalliche: si tratterà di una cucitura incrociata da eseguire a mezzo di trapanatura controllata senza percussione, con riempimento a salire con malta di calce idraulica a granulometria media, eseguito in pressione fino a rifiuto e saturazione, inserimento di barre filettate in acciaio inox nei giunti e secondo lo schema a quinconce con inclinazione verso il basso per favorire una migliore penetrazione all'interno della muratura.
Tutti gli intervento sopra indicati prevedono apprestamenti di tipo reversibile, facilmente removibili o comunque non particolarmente invasivi ed inoltre non saranno effettuati getti di calcestruzzo (cordoli o altro). Per il consolidamento della fondazioni, fondamentale per bloccare il movimento della struttura che nel tempo tende a sprofondare sempre di più a causa della natura del terreno e alla presenza di acqua, si è ritenuto quale soluzione più indicata, proposta anche dal geologo, quella di inserire una serie di micropali alla base della parete ovest, disposti alternativamente in verticale e inclinati verso l’interno con interasse di 70/80 cm, creando una “berlinese” di sostegno sormontata da un cordolo in c.a.o., andando poi a ripristinare lo stato dei luoghi con risistemazione del piano stradale (vicolo).
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