Torre dell’acqua nel Saluzzese
Torre dell’acqua nel Saluzzese
Torre dell’acqua nel Saluzzese
PROGETTO: TORRE DELL’ACQUA
CATEGORIA: RECUPERO E VALORIZZAZIONE TORRI DELL’ACQUA PIEZOMETRICHE
CITTÀ: SALUZZO (CN)
Recuperare e valorizzare: sono questi i due obiettivi principali dell’associazione torinese Eygenos, fondata nel 2014 e costituita da un affiatato e coeso gruppo di professionisti operanti in ambito architettonico, paesaggistico, storico e culturale, ma provenienti anche dal mondo della finanza, dell’agronomia, del marketing e del project management.
In comune tra i vari soci, c’è il grande desiderio di dare una nuova vita ed un rinnovato valore ad aree e strutture in disuso o a rischio di abbandono, valorizzando beni storici, artistici, culturali e paesaggistici in maniera sostenibile, duratura e redditizia. Proprio in questo ambito nasce nel 2012, grazie all’impegno dell’architetto Mario Brunetti di Villanova Solaro, socio dell’associazione Eygenos e già a capo dell’intervento di recupero del teatro Lux, un progetto di censimento, valorizzazione e riqualificazione delle torri dell’acqua. Un piano senza dubbio ambizioso, che nasce dall’idea di dare nuova vita a strutture spesso deturpanti e dissonanti rispetto agli edifici e al paesaggio circostante, specie quando costruite in prossimità di centri storici o “svettanti” in aree poco urbanizzate.
Una nuova forma ma anche nuove destinazioni d’uso: ogni torre continuerebbe a svolgere il suo “compito primario” ma potrebbe assumere nuove funzioni, dettate dalla posizione o dalle esigenze specifiche del territorio in cui è collocata. In questo modo le torri manterrebbero una loro identità ben precisa pur facendo parte a tutti gli effetti di una vera e propria “rete” di torri dell’acqua, accomunate dalla loro innata caratteristica di essere dei punti di osservazione incredibilmente privilegiati sul territorio circostante.
Grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e alla collaborazione del dott. Brunetti, la torre dell’acquedotto di Scarnafigi è stata scelta, insieme ad altre, e presa come modello per illustrare le potenzialità di un’idea così ambiziosa e per certi versi visionaria. Nello specifico, essendo collocata al centro di un’area sportiva, si è pensato ad una struttura che possa ospitare una imponente e vertiginosa parete di arrampicata addossata ad una delle pareti esterne. Alla struttura esistente ne sarebbe affiancata una seconda per contenere il vano scala ed un ascensore panoramico. Nei sei piani della torre, grazie ad una circonferenza idealmente ampliata per dare maggior respiro alle aree interne, troverebbero spazio un grande bar su due livelli, una sala conferenze panoramica con oltre 80 posti a sedere e, all’ultimo piano, un giardino pensile con incredibile visuale a 360 gradi.
PROGETTO: TORRE DELL’ACQUA
CATEGORIA: RECUPERO E VALORIZZAZIONE TORRI DELL’ACQUA PIEZOMETRICHE
CITTÀ: SALUZZO (CN)
Recuperare e valorizzare: sono questi i due obiettivi principali dell’associazione torinese Eygenos, fondata nel 2014 e costituita da un affiatato e coeso gruppo di professionisti operanti in ambito architettonico, paesaggistico, storico e culturale, ma provenienti anche dal mondo della finanza, dell’agronomia, del marketing e del project management.
In comune tra i vari soci, c’è il grande desiderio di dare una nuova vita ed un rinnovato valore ad aree e strutture in disuso o a rischio di abbandono, valorizzando beni storici, artistici, culturali e paesaggistici in maniera sostenibile, duratura e redditizia. Proprio in questo ambito nasce nel 2012, grazie all’impegno dell’architetto Mario Brunetti di Villanova Solaro, socio dell’associazione Eygenos e già a capo dell’intervento di recupero del teatro Lux, un progetto di censimento, valorizzazione e riqualificazione delle torri dell’acqua. Un piano senza dubbio ambizioso, che nasce dall’idea di dare nuova vita a strutture spesso deturpanti e dissonanti rispetto agli edifici e al paesaggio circostante, specie quando costruite in prossimità di centri storici o “svettanti” in aree poco urbanizzate.
Una nuova forma ma anche nuove destinazioni d’uso: ogni torre continuerebbe a svolgere il suo “compito primario” ma potrebbe assumere nuove funzioni, dettate dalla posizione o dalle esigenze specifiche del territorio in cui è collocata. In questo modo le torri manterrebbero una loro identità ben precisa pur facendo parte a tutti gli effetti di una vera e propria “rete” di torri dell’acqua, accomunate dalla loro innata caratteristica di essere dei punti di osservazione incredibilmente privilegiati sul territorio circostante.
Grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e alla collaborazione del dott. Brunetti, la torre dell’acquedotto di Scarnafigi è stata scelta, insieme ad altre, e presa come modello per illustrare le potenzialità di un’idea così ambiziosa e per certi versi visionaria. Nello specifico, essendo collocata al centro di un’area sportiva, si è pensato ad una struttura che possa ospitare una imponente e vertiginosa parete di arrampicata addossata ad una delle pareti esterne. Alla struttura esistente ne sarebbe affiancata una seconda per contenere il vano scala ed un ascensore panoramico. Nei sei piani della torre, grazie ad una circonferenza idealmente ampliata per dare maggior respiro alle aree interne, troverebbero spazio un grande bar su due livelli, una sala conferenze panoramica con oltre 80 posti a sedere e, all’ultimo piano, un giardino pensile con incredibile visuale a 360 gradi.
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