Palazzo vescovile di Saluzzo
Palazzo vescovile di Saluzzo
Palazzo vescovile di Saluzzo
PROGETTO: PALAZZO VESCOVILE DI SALUZZO
CATEGORIA: BIBLIOTECHE
CITTÀ: SALUZZO (CN)
Lavori di conservazione, restauro e riuso per la localizzazione della biblioteca diocesana e della sezione dei fondi storici della biblioteca comunale.
I lavori di conservazione, restauro e riuso dell’Antico Palazzo Vescovile di Saluzzo, per la localizzazione della Biblioteca Civica per i Fondi Storici – ubicata al piano primo nella manica su Via Volta e della Biblioteca Diocesana – sistemata al piano secondo nelle maniche affacciate su Via Volta e su Via Maghelona, concludono il recupero dell’intero palazzo che nel corso degli anni ha visto nascere al suo interno diverse attività quali un negozio equosolidale, il centro di ascolto della Caritas diocesana, locali per associazioni cattoliche e il Museo Diocesano. Da oltre dieci anni lo studiobrunetti è stato coinvolto, insieme ad altri, nella progettazione e direzione esecutiva del complesso monumentale con il restauro delle facciate, disposte sulle vie e sul cortile interno, seguito dal recupero e restauro della ex cappella di San Sebastiano ora Libreria Stella Maris Dopo 500 anni dalla istituzione della Sede Vescovile di Saluzzo, annunciata nel concistoro segreto del 26.10.1511 e confermata con bolla pontificia il 29.10.1511 da Papa Giulio II, per iniziativa del vescovo Mons.
Diego Bona e del suo attuale successore vescovo Mons. Giuseppe Guerrini, l’antica sede episcopale ritorna ad essere riferimento attivo e vivo per l’intera comunità. Il complesso architettonico dell’Antico Palazzo Vescovile di Saluzzo, sito all’interno della seconda cerchia di mura, tra le attuali via Volta e via Maghelona, con la facciata est rivolta sulla piazzetta Santa Maria, è il risultato di numerosi ampliamenti e trasformazioni, dell’originario tessuto parcellare medievale, che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Nel 1517 il Monsignor G. Tornabuoni, terzo vescovo di Saluzzo, provvedeva ad acquistare il corpo di fabbrica che comprendeva anche la chiesa di San Sebastiano, fatta costruire dai saluzzesi nel 1403 per sciogliere un voto fatto al santo in seguito alla pestilenza che li aveva duramente colpiti. Con l’acquisto dell’edificio il vescovo garantiva a se e ai suoi successori la residenza nella città sede della Diocesi, così come era prescritto nella disciplina ecclesiastica e successivamente ribadito nelle disposizioni del Concilio di Trento.
PROGETTO: PALAZZO VESCOVILE DI SALUZZO
CATEGORIA: BIBLIOTECHE
CITTÀ: SALUZZO (CN)
Lavori di conservazione, restauro e riuso per la localizzazione della biblioteca diocesana e della sezione dei fondi storici della biblioteca comunale.
I lavori di conservazione, restauro e riuso dell’Antico Palazzo Vescovile di Saluzzo, per la localizzazione della Biblioteca Civica per i Fondi Storici – ubicata al piano primo nella manica su Via Volta e della Biblioteca Diocesana – sistemata al piano secondo nelle maniche affacciate su Via Volta e su Via Maghelona, concludono il recupero dell’intero palazzo che nel corso degli anni ha visto nascere al suo interno diverse attività quali un negozio equosolidale, il centro di ascolto della Caritas diocesana, locali per associazioni cattoliche e il Museo Diocesano. Da oltre dieci anni lo studiobrunetti è stato coinvolto, insieme ad altri, nella progettazione e direzione esecutiva del complesso monumentale con il restauro delle facciate, disposte sulle vie e sul cortile interno, seguito dal recupero e restauro della ex cappella di San Sebastiano ora Libreria Stella Maris Dopo 500 anni dalla istituzione della Sede Vescovile di Saluzzo, annunciata nel concistoro segreto del 26.10.1511 e confermata con bolla pontificia il 29.10.1511 da Papa Giulio II, per iniziativa del vescovo Mons.
Diego Bona e del suo attuale successore vescovo Mons. Giuseppe Guerrini, l’antica sede episcopale ritorna ad essere riferimento attivo e vivo per l’intera comunità. Il complesso architettonico dell’Antico Palazzo Vescovile di Saluzzo, sito all’interno della seconda cerchia di mura, tra le attuali via Volta e via Maghelona, con la facciata est rivolta sulla piazzetta Santa Maria, è il risultato di numerosi ampliamenti e trasformazioni, dell’originario tessuto parcellare medievale, che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Nel 1517 il Monsignor G. Tornabuoni, terzo vescovo di Saluzzo, provvedeva ad acquistare il corpo di fabbrica che comprendeva anche la chiesa di San Sebastiano, fatta costruire dai saluzzesi nel 1403 per sciogliere un voto fatto al santo in seguito alla pestilenza che li aveva duramente colpiti. Con l’acquisto dell’edificio il vescovo garantiva a se e ai suoi successori la residenza nella città sede della Diocesi, così come era prescritto nella disciplina ecclesiastica e successivamente ribadito nelle disposizioni del Concilio di Trento.
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